Benvenuto in questo blog, nato per chi ama le icone, per chi vorrebbe conoscerle (chi parte da zero e chi ne è già stato conquistato), per chi vorrebbe condividere un tempo di preghiera davanti all'icona e per chi avrebbe il desiderio di arrivare a "scriverne" una... e poi tante altre.

mercoledì 3 agosto 2016

«Chi siamo»

Il blog è nato da poco, ma in tanti mi hanno dato e mi stanno dando consigli preziosi, oppure mi chiedono spiegazioni; la domanda ricorrente è: perché hai intitolato una pagina con «chi siamo», quando poi ci sei tu da sola?

Rispondo in maniera molto semplice dicendo che l’iconografo non è mai un’isola, ma si inserisce all’interno di una tradizione, in cui riceve ed impara l’arte da qualcuno, per poi passarla, a sua volta, a qualcun altro.
L’iconografo non è il realizzatore di bizzarre ispirazioni, così tanto uniche e geniali da nascere e morire con lui.
L’iconografo è debitore nei confronti della Chiesa, che gli ha trasmesso la fede, le Scritture, le riflessioni dei Padri; è debitore verso gli iconografi che, nella storia, lo hanno preceduto portando avanti la tradizione di quest’arte, i suoi metodi, gli elementi canonici; è debitore verso un maestro che, da vicino, lo ha introdotto e fatto crescere in questa disciplina; è debitore verso i compagni che con lui condividono l’esperienza dell’iconografia; è debitore verso il Signore stesso che gli ha dato questo talento e questa vocazione.
Essere iconografi non è un guadagno, ma un debito continuo, che viene ripagato non trattenendo per sé tutto questo patrimonio di fede e di bellezza, ma partecipandolo ad altri, in varie maniere.
Non si diventa iconografi via internet o per corrispondenza, ma grazie a qualcuno che, con pazienza e dedizione, ti accompagna, ti guida, ti guarda, ti corregge, ti incoraggia, ti parla, ti ascolta… Ecco perché non posso dire «chi sono», ma «chi siamo».
Che bello poter dire «chi siamo»!

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