In questi giorni di caldo, di sole, d’estate e - per noi parmigiani e provinciali- di tortelli, in tanti sono alle prese anche con esami, concorsi e graduatorie e vi garantisco che questi ultimi ambiti non fanno sudare meno dei primi citati. E, tra battute, messaggi, scambi di informazioni condivisi da quei che stanno tutti su una stessa barca, forse pochi sanno che gli insegnanti non parlano solo degli alunni, ma anche di loro stessi: sì, perché, a partire da requisiti, titoli di accesso, competenze, ecc., alla fine si arriva sempre a chiedersi che razza di insegnanti siamo o siamo stati. E, nella scuola come nella vita, «essere insegnante» non è un optional; non a caso uso l’espressione «essere» insegnante e non «fare» l’insegnante, perché l’insegnare è sinonimo di cura e di responsabilità: due tra le perle più preziose che la razza umana possa vantare.
Allora, torniamo a chiederci che razza di insegnanti siamo stati…